Crisi nella Striscia di Gaza

mercoledì 4 febbraio 2009


Crisi Umanitaria nella Striscia di Gaza

Aggiornamento situazione

Violenza ed incidenti continuano a minare la situazione di relativa tranquillità dopo il cessate il fuoco degli ultimi giorni.

Gli accertamenti sui danni e sui bisogni della popolazione sono tuttora in corso.

Danni rilevanti sono stati riscontrati presso molte attività commerciali, infrastrutture pubbliche e all’agricoltura.

Sintomi di disagio psicologico (disagio post traumatico da stress) sono largamente diffusi tra la popolazione.

Già prima dell’ultimo conflitto, la situazione umanitaria era resa precaria da 18 mesi di embargo alimentare, energetico, economico e sanitario, e l’80% della popolazione sopravviveva soltanto grazie agli aiuti umanitari.

L’obiettivo primario di Islamic Relief è ora la ricostruzione, il ripristino dei servizi di base, come la fornitura d’acqua potabile, il rifornimento di cibo, l’offerta di servizi sanitari, assistenza psicologica, istruzione.

Sicurezza

Un raid aereo nel sud della Striscia di Gaza ha ucciso ieri un civile palestinese e ne ha feriti altri tre.

La violazione del cessate il fuoco semina terrore ed agitazione tra la popolazione di Gaza, che teme un nuovo deterioramento delle precarie condizioni di calma dopo un’offensiva protrattasi per 22 giorni, in cui 1.300 palestinesi hanno perso la vita.

Ieri mattina, altri attacchi aeri hanno colpito la zona di confine tra Gaza e l’Egitto.

Rifugio

Tre centri di accoglienza dell’UNRWA rimangono aperti a Jabalia, Beach Camp e Deir Al Balah, ospitando complessivamente 388 persone.

Gran parte dei rifugiati, con il cessate il fuoco ha lasciato i campi profughi per far ritorno alle proprie abitazioni; tuttavia, sono migliaia i senzatetto che hanno perso la casa sotto i bombardamenti e vivono ospiti da altre famiglie.

Ad oggi, il numero totale dei rifugiati interni alla Striscia rimane sconosciuto.

Durante gli ultimi 38 giorni, Islamic Relief ha soccorso la popolazione di Gaza offrendo loro cibo, coperte, occorrente per l’igiene personale, taniche d’acqua, utensili da cucina, pane e latte.

Sanità

I rischi più elevati attualmente riguardano complicazioni post operatorie e il peggioramento delle condizioni di pazienti affetti da patologie croniche, come conseguenza della sospensione delle terapie a causa del limitato accesso a farmaci e cure mediche. Si registrano inoltre diffusi episodi di dissenteria, in seguito ad ingerimento di acqua contaminata a causa del malfunzionamento della rete fognaria.

Problematiche relative al disagio mentale in seguito al trauma del conflitto sono sempre più frequentemente riscontrate tra la popolazione. L’assenza di una sicurezza appropriata è sempre più avvertita dalla popolazione, che riporta frequenti disturbi ansioso-depressivi. Malgrado ciò, la scarsa accessibilità a cure appropriate resta un fattore da segnalare.


Elettricità

Gran parte della popolazione di Gaza riceve elettricità solo ad intermittenza.

Le reti principali sono state tutte riparate, tuttavia molte reti che riforniscono direttamente le abitazioni sono ancora fuori servizio.

Accessibilità alla Striscia di Gaza

Le Organizzazioni umanitarie continuano a portare avanti il loro lavoro tra numerose difficoltà. Molte di esse non hanno ricevuto dal Governo israeliano l’autorizzazione ad operare; a molte per entrare in Gaza sono state chieste informazioni aggiuntive, mentre ad altre è stato negato il permesso di accedere alla Striscia.

Il valico di Rafah rimane aperto in entrambe le direzioni, sotto la coordinazione delle Autorità egiziane. Anche Kerem Abu Salem è aperto, ed è da lì che transitano numerosi tir carichi di aiuti umanitari.

Ultimi interventi di Islamic Relief

3 Febbraio 2009

Distribuzione di 1000 pacchi cibo ad altrettante famiglie palestinesi indigenti di Al-Jala'.

Ad oggi, sono state effettuate 180 visite psicologiche per impostare terapie individuali e di gruppo. Molti dei pazienti sono bambini provenienti dalle aree più colpite dall’offensiva.

2 Febbraio 2009

Distribuzione di 350 pacchi cibo nel nord di Gaza, specialmente nella regione di Atatra, seriamente danneggiata dai bombardamenti.

Preparazione per la distribuzione di materiale medico-sanitario presso il Ministero della Salute.

1 Febbraio 2009

Ha avuto inizio il “Family Sponsorship Project” per fornire sostentamento a 450 tra le famiglie più povere di Gaza. Ogni famiglia ha ricevuto due pacchi contenenti cibo e generi di prima necessità.

31 Gennaio 2009

Il progetto di assistenza e supporto psicologico ha preso avvio, e sono state visitate le famiglie delle zone più colpite di Gaza.

Complessivamente, verranno analizzate 2000 famiglie e 8000 bambini.

ALCUNE FOTO

Avvio del Family Sponsorship Project

Avvio del Family Sponsorship Project

Un operatore di IR trasporta aiuti umanitari per un anziano di Atatra

Un operatore di IR trasporta aiuti umanitari per un anziano di Atatra

Media e pubbliche relazioni

Ieri 3 Febbraio, il Console britannico a Gerusalemme ha visitato l’ufficio di IR PAL a Gaza, già informato sulla situazione corrente e sulle attività di Islamic Relief.

Il I Febbraio, la tv panaraba Al Jazeera ha trasmesso un’intervista al dott. Mohamed Alsousi durante una delle trasmissioni più seguite, “Al Hasad”. Si è parlato dell’ammontare degli aiuti umanitari che transitano in Gaza attraverso Islamic Relief.

Due documentari fotografici sono stati mandati in onda sempre su Al Jazeera l’1 e il 3 Febbraio, inclusivi dell’intervista al dott. Al Sousi.

Il fotografo britannico inviato a Gaza da Islamic Relief Worldwide è attualmente ancora al lavoro, concentrandosi su orfani, rifugiati e i luoghi di maggior distruzione.

Un rappresentante di Secours Islamique ha visitato gli uffici e lo staff di IR PAL.

Fonti: OCHA, BBC, IRP

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