CRISI UMANITARIA A GAZA

sabato 28 febbraio 2009

RIASSUNTO DEGLI INTERVENTI E DELLE ATTIVITA’ DI ISLAMIC RELIEF FINO A FEBBRAIO 2009

Il 27 Dicembre 2008, un’ondata di incursioni militari da terra e dal cielo ha sprofondato la popolazione di Gaza nell’emergenza umanitaria più severa degli ultimi decenni. Ventidue giorni ininterrotti di guerra hanno lasciato dietro di sé centinaia di morti e di migliaia di feriti, tra cui molte donne e molti bambini. Sin dalle prime ore dopo il primo attacco, Islamic Relief è stata presente sul posto per prestare soccorso e distribuire aiuti umanitari, anche se, solo ora che le ostilità sono cessate e la situazione è tornata di relativa calma, sta emergendo la reale gravità della situazione.

1.300 morti

5.200 feriti

50.000 senzatetto

400.000 senz’acqua

“Ho visto cose che non dimenticherò mai finché vivrò. Una bambina di nove anni, rimasta orfana, con in braccio la sorellina neonata su quel che rimaneva della loro casa. Una madre che ha pianto per giorni interi la morte di suo figlio. Un padre che non si dava per vinto e continuava a cercare suo figlio di pochi anni. Sono rimasto sconvolto, ma ancor più lo è la gente di Gaza che ha sofferto tutto questo sulla propria pelle”.

Hatem Shurrab

Operatore Squadra di Soccorso a Gaza – Islamic Relief Palestina (IR PAL)

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: leggi il diario di Hatem Shurrab (riportato dalla BBC)

Oltre 1 milione di persone dipendono dal soccorso umanitario per la sopravvivenza

ISLAMIC RELIEF C’E’ SEMPRE STATA
IR opera nella Striscia di Gaza sin dal 1998, è una delle principali Organizzazioni non Governative a livello mondiale e tra le prime ad essere intervenuta per fronteggiare la crisi in Palestina. I nostri stock di provviste e un team di operatori altamente qualificati, ci hanno consentito di supportare la popolazione in stato di grave bisogno per tutta la durata del conflitto, e di salvare numerose vite. Le Vostre donazioni hanno permesso di offrire a questa gente straziata dal dolore della guerra beni di prima necessità, come cibo e acqua, assistenza medica, coperte e tutto quanto di più necessario.
In un territorio ad elevata densità di popolazione, i palestinesi lottano ogni giorno strenuamente per far fronte alla mancanza d’acqua potabile, di cibo e di corrente elettrica. Gli ospedali di Gaza sono stati ridotti sull’orlo del collasso, nel tentativo di curare molti più pazienti di quanti le loro strutture inadeguate potessero accettarne. Per tutto il tempo che sono durati gli scontri, la gente aveva persino paura di uscire di casa in cerca di cibo e cure mediche, tanto era instabile ed insicura la situazione.

DOBBIAMO FARE DI PIU’: L’EMERGENZA NON E’ TERMINATA
Islamic Relief Worldwide ha lanciato un appello internazionale per raccogliere risorse da destinare a Gaza e aiutare i palestinesi a ricostruire le proprie vite dopo tanta devastazione. Il Vostro aiuto ci consente di proseguire nel nostro lavoro costante e scrupoloso, da sempre attento alle necessità degli individui più disagiati. E’ grazie al Vostro contributo se abbiamo l’opportunità di donare ai nostri fratelli che soffrono in Palestina la speranza di un futuro migliore.


COSA FA ISLAMIC RELIEF GRAZIE AL TUO SOSTEGNO?

DA’ ASSISTENZA MEDICA E OFFRE CURE SALVA-VITA
Sei ore dopo il primo attacco, IR distribuiva già farmaci agli ospedali di Gaza, tra cui l’Ospedale Al Shifa’, il principale della Striscia, in modo da equipaggiarli per l’emergenza che di lì a poco sarebbe scoppiata. Siringhe, aghi, guanti chirurgici, tubi orali, bende e garze sono stati forniti in gran quantità per far fronte alla sempre crescente domanda da parte di pazienti feriti che chiedevano di essere curati.


Islamic Relief ha operato a stretto contatto con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) e ha fornito medicinali e attrezzature mediche ( macchinari per l’anestesia, bombole d’ossigeno, ecc…) che sono serviti a curare migliaia di pazienti, per un controvalore di 1 milione di dollari.
Nei giorni in cui la guerra era al suo apice e sembrava non dovesse avere mai fine, medici ed infermieri lavoravano ininterrottamente, 24 ore su 24, per assistere i feriti in ogni loro minima esigenza e tentare di salvare quante più vite possibile.


In questi giorni, IR sta organizzando una nuova consegna di farmaci presso gli ospedali di Gaza, per un valore di 500 mila dollari.


“Prima che scoppiasse la guerra, ricevevamo in media dieci feriti al giorno. Adesso sono almeno cinquanta, e non siamo attrezzati. Non abbiamo scelta, se non soccorrerli sul pavimento”.


Dott. Haytham Dababish - Primario Unità Soccorso d’Emergenza
Ospedale Al Shifa’ – Gaza City

DA’ ASSISTENZA MEDICA E OFFRE CURE SALVA-VITA
Sei ore dopo il primo attacco, IR distribuiva già farmaci agli ospedali di Gaza, tra cui l’Ospedale Al Shifa’, il principale della Striscia, in modo da equipaggiarli per l’emergenza che di lì a poco sarebbe scoppiata. Siringhe, aghi, guanti chirurgici, tubi orali, bende e garze sono stati forniti in gran quantità per far fronte alla sempre crescente domanda da parte di pazienti feriti che chiedevano di essere curati.


Islamic Relief ha operato a stretto contatto con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) e ha fornito medicinali e attrezzature mediche ( macchinari per l’anestesia, bombole d’ossigeno, ecc…) che sono serviti a curare migliaia di pazienti, per un controvalore di 1 milione di dollari.


Nei giorni in cui la guerra era al suo apice e sembrava non dovesse avere mai fine, medici ed infermieri lavoravano ininterrottamente, 24 ore su 24, per assistere i feriti in ogni loro minima esigenza e tentare di salvare quante più vite possibile.
In questi giorni, IR sta organizzando una nuova consegna di farmaci presso gli ospedali di Gaza, per un valore di 500 mila dollari.

OFFRE CIBO E ACQUA POTABILE
A Gaza i viveri scarseggiano, dal momento che la maggior parte delle panetterie e dei negozi di alimentari ha dovuto chiudere per questioni di sicurezza e per carenza di carburante. Ora, anche se alcuni negozi stanno cominciando a riaprire, le risorse d’acqua e gas per cucinare rimangono scarse.


Nei ventidue giorni di conflitto, IR ha inviato quattro tir carichi di generi alimentari essenziali quali riso, farina, fagioli e carne in scatola, destinati agli ospedali di Gaza, le cui riserve di cibo erano pressoché esaurite. Inoltre, IR ha distribuito razioni di cibo pronto alle famiglie più indigenti e confezioni di latte in polvere, particolarmente ricco di vitamine e minerali, a bambini e neonati, per un totale di 48.000 kg, con lo scopo di prevenire episodi di malnutrizione.


Ad oggi, IR ha distribuito l’equivalente di mezzo milione di dollari in cibo a circa 200.000 persone, ricoverate negli ospedali o rifugiate nelle scuole. Entro i prossimi due mesi, si prevede di raggiungere altre 100.000 persone con cibo e generi di prima necessità.

ASSISTE I RIFUGIATI E GLI SFOLLATI
Gli sfollati da Gaza in questi ultimi mesi sono circa 50.000. Di essi, la metà ha trovato accoglienza presso i centri approntati dalle Nazioni Unite, dove ha potuto trovare cibo, acqua e un tetto sotto cui ripararsi. Altri vivono accampati in tende sul quel che resta delle loro case distrutte, oppure ospiti da parenti e amici con cui dividono poche, piccole stanze. Per soccorrere i rifugiati e gli sfollati, IR ha fornito cibo in scatola, oltre 2.000 coperte di lana ed altrettanti kit per l’igiene personale.

“Questa guerra ha disseminato distruzione dappertutto a Gaza. Si è abbattuta sulle case, sulle scuole, sulle strade e, qual che è più importante, su cuori delle persone”.


Hatem Shurrab
Operatore Squadra di Soccorso a GazaIslamic Relief Palestina (IR PAL)

RICOSTRUIRE LA SPERANZA PER IL POPOLO DI GAZA
Anche se le ostilità sono cessate e l’attenzione dei media è ora concentrata altrove, IR è rimasta a Gaza e continua ad operare al servizio del popolo palestinese. Nel corso dei prossimi mesi, IR stima spenderà 300.000 dollari per rimuovere detriti e macerie dalle strade delle città; distribuirà cibo per 1,5 milioni di dollari e investirà altri 50.000 dollari per rifornire le dispense degli ospedali. IR supporterà il sistema sanitario donando farmaci e attrezzature mediche per 500.000 dollari e investirà 50.000 dollari nella ricostruzione delle abitazioni danneggiate.

Il popolo di Gaza è uscito fortemente traumatizzato dall’ultimo conflitto, e ancora porta i segni di anni e anni di instabilità sociale e politica. Interventi a sostegno dell’equilibrio psicologico individuale sono urgenti e necessari; IR, in collaborazione con CAFOD (Catholic Agency for Oversees Development) è particolarmente attenta alla salute mentale, in particolare dei bambini, e ha avviato un programma di assistenza rivolto a 2.000 bambini traumatizzati, che si svolge attraverso sessioni individuali e di gruppo. Dopo l’ultima guerra, tutto il lavoro svolto in precedenza con i bambini e i progressi conseguiti sono andati perduti ed ora è tutto da rifare.

“Ora più che mai si rende necessaria l’assistenza psicologica per questi piccole creature, che non hanno conosciuto che distruzione e sofferenza” - ha riferito Hatem Shurrab, operatore di IR PAL. “Nei prossimi mesi prevediamo di offrire supporto socio-psicologico a 5.000 bambini, per aiutarli ad elaborare i traumi che hanno subito e ridonar loro il sorriso”.

RIEPILOGO IN CIFRE DELL’OPERATO DI ISLAMIC RELIEF

TIPO DI AIUTO Costo (in USD)

N° DI PERSONE RAGGIUNTE
Cibo a popolazione civile 1.000.000
100.000

Coperte, utensili da cucina,occorrente per igiene personale 350.000

7.000
Farmaci e apparecchiature mediche 1.500.000
150.000
Cibo per ospedali 150.000
5.000


LE RISPOSTE ALLE TUE DOMANDE

ISLAMIC RELIEF (IR) E’ UNA REALTA’ BEN RADICATA A GAZA?

Islamic Relief opera in Palestina dal 1994, offrendo cibo, assistenza medica, piccoli prestiti senza interesse e possibilità di sostenere gli orfani tramite l’affido a distanza. Attualmente IR è impegnata due nuovi progetti che hanno l’obiettivo di fornire, rispettivamente, cure mediche a bambini sordi e supporto psicologico a bambini traumatizzati dall’ultimo conflitto.

AD IR E’ STATO CONCESSO OPERARE A GAZA DURANTE LA CRISI?

IR è attualmente la più grande Organizzazione umanitaria inglese operativa a Gaza. I nostri interventi in soccorso della popolazione sono iniziati a sei ore dal primo attacco, e proseguono a tutt’oggi senza sosta. Non vi sono restrizioni né coprifuoco che possano limitare la libertà d’azione e di movimento di IR sul territorio.

COME RIESCE IR AD OPERARE IN UN CONTESTO TANTO PERICOLOSO?

La situazione a Gaza è di estrema instabilità, e il nostro team ha rischiato seriamente la vita per portare soccorso e assistenza durante le settimane di guerra. Fortunatamente, nessuno dei nostri operatori ha riportato ferite, benché ognuno di essi abbia vissuto una tragedia personale.

COME IR PORTA AIUTI A GAZA?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) coordina le spedizioni verso la Striscia di Gaza per conto di tutte le ONG che vi lavorano a stretto contatto, e si accerta che tutte le consegne abbiano luogo. IR PAL ha anche una sede in Cisgiordania, che serve quale base d’appoggio per tutte le attività logistiche correlate alla distribuzione di aiuti umanitari. Alcuni di questi entrano nella Striscia attraverso il valico di Rafah, al confine egiziano, mentre altri sono da noi acquistati sul mercato palestinese, per contribuire, quando possibile, a far ripartire l’economia.

IR COLLABORA CON ALTRE ONG A GAZA?

Sì. Lavoriamo a stretto contatto con le Nazioni Unite, che garantiscono che il nostro aiuto raggiunga chi ne ha bisogno. Prima dell’ultima guerra, ad esempio, con le Nazioni Unite abbiamo restaurato e rinnovato l’ospedale Al Shifa’ di Gaza City, il maggiore della Striscia.

IR E’ APPOGGIATA O COLLABORA CON GRUPPI ARMATI O POLITICI?

No. IR è un’Organizzazione assolutamente apolitica, senza scopo di lucro e il cui unico fine e intento è alleviare la povertà e le sofferenze delle persone più povere, disagiate, bisognose di tutto il mondo. IR non è affiliata ad alcun partito politico, né altro gruppo di qualsiasi natura.

COME POSSO ESSERE CERTO CHE IL MIO CONTRIBUTO GIUNGE DAVVERO AL POPOLO DI GAZA?

Per IR è di fondamentale importanza, è lo spirito che anima il nostro operato e regola imprescindibile, rispettare l’intenzione dei nostri donatori. Ogni donazione effettuata espressamente per Gaza viene destinata a tale scopo. La nostra reputazione di ONG efficiente ed affidabile, seria e professionale, è riconosciuta tanto dai Governi quanto dalle maggiori Organizzazioni umanitarie internazionali, con cui spesso e volentieri cooperiamo da venticinque anni.

DONA CON CARTA DI CREDITO - ALTRO TIPO DONAZIONE

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Crisi nella Striscia di Gaza

venerdì 27 febbraio 2009

Crisi nella Striscia di Gaza

Aggiornamento situazione del 27 Febbraio 2009

Sul fronte sicurezza la situazione nella Striscia di Gaza rimane altamente instabile; nel corso della settimana appena conclusa vi sono stati numerosi scontri ed incidenti in differenti aree.

La forze militari israeliane hanno attaccato quasi quotidianamente, da terra, dal cielo e dal mare, provocando diversi feriti. Malgrado tutto, la situazione generale è considerata di relativa calma, se paragonata alle settimane di guerra

Islamic Relief continua a studiare e preparare progetti di sviluppo. Sono attualmente in corso le operazioni di rimozione di detriti e macerie dalle città. Inoltre, proseguono le campagne di distribuzione di razioni di cibo pronto e confezioni di latte in polvere.

Rimozione di macerie nel nord della Striscia di Gaza

Nella foto: Rimozione di macerie nel nord della Striscia di Gaza

Cibo

La popolazione di Gaza continua ad avere difficoltà nel reperire cibo, a causa della scarsità delle scorte e di denaro liquido. L’88% della popolazione trae il sostentamento quotidiano dagli aiuti umanitari delle ONG che operano in loco, tra cui Islamic Relief.

Valichi

Kerem Shalom è aperto al transito dei camion che trasportano generi alimentary, medici e altri beni di prima necessità. I tir che hanno attraversato questo valico diretti nella Striscia negli ultimi sette giorni sono poche centinaia.

I valichi di Rafah, Nahal Oz e Sofa sono chiusi.

Beni essenziali quali materiali per costruzioni, tubi, cavi elettrici, componenti di base e pezzi di ricambio continuano a non essere reperibili sul mercato locale, malgrado la loro estrema necessità.

Priorità

L’apertura dei valichi e la libertà di transito da e verso la Striscia rimane priorità fondamentale, in modo da consentire ai tir di consegnare agevolmente aiuti umanitari.

Pezzi di ricambio e carburante sono i beni di cui al momento vi è necessità più urgente, otre a cemento, sabbia e mattoni per ricostruire ospedali, scuole, abitazioni civili e tutti gli edifici danneggiati o distrutti.


Recenti interventi di Islamic Relief

2 4 Febbraio 2009

* Distribuzione di 150 razioni di cibo a bambini della scuola Future Pioneers di Khan Younis.

* Distribuzione di 256 razioni di cibo a famiglie bisognose di Gaza.

* Distribuzione di 169 razioni di cibo a bambini e madri di Rafah.

* Rimozione di detriti e macerie; progetto finanziato dal Governo scozzese nelle tre principali località della Striscia:Beit Lahiya, Beit Hanun and Jabalia. Queste zone sono tra le più gravemente colpite dall’ultimo conflitto. Il progetto è svolto in collaborazione con le Municipalità locali, e gli operatori sono salariati da Islamic Relief. Le possenti ruspe sono alimentate a carburante, di cui vi è necessità di rifornimento continuo, e le spese di noleggio dei macchinari sono sostenute da IR.

  • * Progetto di counselling e supporto psicologico rivolto a centinaia di bambini palestinesi in scuole colpite dall’ultima Guerra e che hanno riportato traumi e disagi in seguito al conflitto.

Fonti: OCHA, IRPAL, GANSO, Aida.

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Approfondimenti Crisi di Gaza

Crisi di Gaza 2008/ 2009

TUTTI GLI APPROFONDIMENTI

IL PIANO DI RICOSTRUZIONE

Progetti in ambito istruzione

Progetti Abitazioni e Scuole

Progetti in ambito Agricolo

Progetti in ambito Cibo e Nutrizione

Progetti inerenti le Reti idriche e Bonifiche

Progetti in ambito Sanitario e Medico

Progetti di Sviluppo sostenibile e Microcredito


LE TESTIMONIANZE

Il diario di Hatem Shurraib pubblicato dalla BBC


TUTTI GLI UPDATES DELLA CRISI

Striscia di Gaza: L'inizio della crisi

Striscia di Gaza: 28 Dicembre 2008

Striscia di Gaza: 31 Dicembre 2008

Striscia di Gaza: 05 Gennaio 2009

Striscia di Gaza: 07 Gennaio 2009 (RIEPILOGO)

Striscia di Gaza: 07 Gennaio 2009

Striscia di Gaza: 12 Gennaio 2009

Striscia di Gaza: 15 Gennaio 2009

Striscia di Gaza: 22 Gennaio 2009

Striscia di Gaza: 26 Gennaio 2009

Striscia di Gaza: 29 Gennaio 2009

Striscia di Gaza: 04 Febbraio 2009

Striscia di Gaza: 10 Febbraio 2009

Striscia di Gaza: 24 Febbraio 2009

Striscia di Gaza: 27 Febbraio 2009

Striscia di Gaza: 27 Febbraio 2009 (RIASSUNTO)


LE FOTO DELLA CRISI

Raccolta N° 1

Raccolta N°2

Raccolta N°3

Raccolta N°4


IL VIDEO DELLA CRISI

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Crisi nella Striscia di Gaza

martedì 24 febbraio 2009

La Striscia di Gaza dopo la cessazione delle ostilità è da considerarsi zona disastrata, specie nelle zone più colpite, quali Jabalia e Atatra nel nord e Khuza nel sud, senza dimenticare Zaytoun.

Qui sono numerosissime le famiglie che hanno perduto la casa sotto i bombardamenti e tuttora non possiedono un tetto sotto cui riparare. Oltre alle costruzioni, anche altri settori dell’economia palestinese stanno arrancando tra mille difficoltà.

Un bambino nel campo profughi di Zaytoun, davanti alla tenda che la famiglia usa come riparo dopo che la loro casa è stata ridotta in macerie.

Sanità

La situazione nel settore sanitario rimane pressoché immutata rispetto all’ultimo aggiornamento.

Ancora scarseggiano le scorte di medicinali essenziali e il ricambio di strumenti e apparecchi medico-sanitari. Molti farmaci non hanno autorizzazione ad entrare in Gaza, anche se vengono acquistati in Cisgiordania tramite donazioni internazionali. Purtroppo, non è al momento disponibile una lista che indichi espressamente i farmaci “vietati” , e così accade che molti di questi vengano donati e non possano essere consegnati, oppure accade sovente che vi sia un eccesso di taluni tipi di farmaci e assoluta carenza di altri. Tra i dispositivi medici, quelli ortopedici incontrano particolari difficoltà nell’accesso alla Striscia.

  • Inoltre, il numero di letti disponibili negli ospedali spesso non è sufficiente per accogliere tutti i pazienti, così molti di essi devono essere trasferiti a Gerusalemme o a Ramallah, passando attraverso il valico di Erez. Si tratta di circa trentacinque casi al giorno.

Cibo

La popolazione di Gaza continua a soffrire la fame; le scorte degli alimenti di base scarseggiano ancora sui mercati e l’80% della popolazione continua a dipendere, per il sostentamento quotidiano, dagli aiuti umanitari.

Valichi

Kerem Shalom è attualmente aperto e consente il passaggio di numerosi camion che trasportano aiuti umanitari (cibo, farmaci, altri beni di prima necessità). Una media di 84 tir al giorno transita da qui ogni giorno diretto a Gaza.

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Tra il 9 e il 15 Febbraio, 505 tir - di cui 252 inviati da ONG internazionali - hanno avuto accesso alla Striscia attraverso Kerem Shalom. 132 camion trasportavano granaglie e carburante per quasi due milioni di litri, e sono entrati per Nahal Oz.

Tra l’8 e il 14 Febbraio, il 35% dei beni introdotti a Gaza come aiuti umanitari erano generi alimentari. Ancora non sono arrivati materiali da costruzione, tubi, cavi elettrici, pezzi di ricambio, materiale per l’istruzione o l’allevamento, di cui vi è urgente necessità e per cui si attende autorizzazione all’ingresso nella Striscia.

Attualmente, i valichi di Rafah, Nahal Oz e Sofa sono chiusi.

Necessità primarie

Tra le principali necessità vi è quella di aprire e tenere aperti i valichi, in modo da consentire un flusso costante di aiuti umanitari di cui Gaza ha tanto bisogno. Tra i beni maggiormente attesi vi sono: pezzi di ricambio e carburante per i generatori di ospedali; occorrente per la bonifica delle acque e della rete fognaria;cemento, sabbia e materiali da costruzione per ricostruire case, scuole, ospedali ed altri edifici distrutti.


Interventi recenti di Islamic Relief

18 Febbraio 2009

Distribuzione di razioni di cibo, kit per l’igiene personale, utensili da cucina, coperte di lana a 586 famiglie di Rafah;

Distribuzione dei medesimi articoli a 256 famiglie del nord della Striscia di Gaza;

Prosecuzione del programma di supporto psicologico per bambini.

17 Febbraio 2009

Distribuzione di razioni di cibo, kit per l’igiene personale, utensili da cucina, coperte di lana a 452 famiglie di Rafah;

Distribuzione dei medesimi articoli a 850 famiglie del nord della Striscia di Gaza;

Prosecuzione del programma di supporto psicologico per bambini, con ampliamento del numero di attività e sessioni.

16 Febbraio 2009

Distribuzione di razioni di cibo, kit per l’igiene personale, utensili da cucina, coperte di lana a 564 famiglie di Khan Younis;

Proseguono gli interventi a favore dei bambini bisognosi di assistenza psicologica. Molti di essi vivevano rifugiati nelle scuole che sono poi state abbattute. Un team di psicologi e psichiatri sta individuando i disagi ricorrenti e le loro cause, per poi impostare adeguate terapie riabilitative. Tra esse sessioni di narrativa, disegno, recitazione, giochi ricreativi ed educativi che diano occasione ai bambini di elaborare il trauma post conflitto. Ciascun gruppo di bambini è seguito per sei sessioni, con una sessione finale aperta a tutti. Sono inoltre previsti incontri pubblici aventi per tema il disagio sociale e psicologico dei bambini. Sono molti i bambini per cui si è riscontrata la necessità di svolgere sessioni più numerose di quelle previste, affinché si potesse notare in essi qualche segnale di miglioramento.

15 Febbraio 2009

Distribuzione di razioni di cibo, kit per l’igiene personale, utensili da cucina, coperte di lana a 689 famiglie di Khan Younis;

Distribuzione dei medesimi articoli a 726 famiglie di Gaza City;

Proseguono le distribuzioni di macchinari e dispositivi medici, nonché di farmaci presso gli ospedali. I fondi stanziati per gli aiuti medico sanitari sono pressoché esauriti.

Completata la distribuzione di confezioni di latte liofilizzato e bevande al elevato contenuto energetico nelle scuole. Si tratta di edifici scolastici pubblici e privati, che ospitano bambini di famiglie rifugiate e non, sia musulmani che cristiani. Nella prima sessione i bambini beneficianti sono stati 5.000, nella seconda 6.580. Questo progetto è realizzato con la collaborazione e il sostegno del Ministero della Salute.

14 Febbraio 2009

Distribuzione di razioni di cibo, kit per l’igiene personale, utensili da cucina, coperte di lana ad oltre 1.300 famiglie di Gaza City e dintorni.

Avvio del programma di supporto psicologico per bambini in 50 istituti scolastici della Striscia di Gaza. Il programma è realizzato con il supporto e la collaborazione dell’Associazione Al Wedad per la Riabilitazione, e del Ministero dell’Istruzione.

12 Febbraio 2009

Distribuzione di razioni di cibo, kit per l’igiene personale, utensili da cucina, coperte di lana a 425 famiglie di Jabalia;

Avvio del programma di supporto psicologico per bambini in 50 istituti scolastici della Striscia di Gaza. Distribuzione di giocattoli tra i bambini.

Distribuzione di apparecchi acustici per 100 bambini sordi; grazie a questo progetto, molti bambini hanno finalmente acquistato l’udito.

11 Febbraio 2009

Avvio del progetto per la rimozione delle macerie dalla Striscia di Gaza.

Distribuzione di 270 razioni di cibo, kit per l’igiene, utensili da cucina e coperte di lana a famiglie bisognose.

Consegna di 30 bombole ad ossigeno (di differenti capacità) presso I magazzini del Ministero della Sanità, che le consegnerà agli ospedali che ne hanno fatto richiesta.


Incontri

  • 18 Febbraio 2009

    IR ha incontrato un rappresentante del Forum INGO delle Nazioni Unite.
  • 19 Febbraio 2009

Meeting tra l’Associazione AIDA e Islamic Relief Palestina per una sessione di aggiornamento sull’andamento delle operazioni umanitarie e sull’impostazione della prosecuzione dei programmi.

Fonti: OCHA, IRPAL, GANSO, Aida.


Fotografie

Rimozione delle macerie.

Rimozione delle macerie.

Distribuzione delle bombole ad ossigeno agli ospedali.

Distribuzione delle bombole ad ossigeno agli ospedali.

Distribuzione di latte in polvere nelle scuole

Distribuzione di latte in polvere nelle scuole

Distribuzione di aiuti umanitari

Distribuzione di aiuti umanitari
(pacchi cibo e generi di prima necessità).

Counselling psicologico. Sessione di narrativa.

Counselling psicologico. Sessione di narrativa.

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