Crisi nella Striscia di Gaza

giovedì 22 gennaio 2009


Mi hanno detto che se ne sono andati – ha detto Rijadh Shahadeh, riferendosi agli Israeliani. Torno per vedere come potrò ricominciare. Non so cosa sia successo alla mia casa… Torno con il cuore pieno di paura, perché non so se l’area è sicura, ma non ho altra possibilità

Ultimi avvenimenti

Generali
Il cessate il fuoco unilaterale Israeliano a Gaza è avvenuto veramente domenica mattina presto, e seguito da Hamas nel pomeriggio; all’inizio per una settimana, dando ad Israele il tempo di ritirare gli eserciti dalla Striscia di Gaza.
Dopo il cessate il fuoco di domenica, sono stati ritrovati 95 corpi sotto le macerie, lungo tutta la Striscia. Il Ministero della Salute palestinese stima al 18 Gennaio 1.300 morti, dei quali più di 370 sono bambini, e 85 donne. Il numero dei feriti è circa 5.300, dei quali oltre 1.750 sono bambini e 740 sono donne. Si ritiene che 400 o 500 feriti siano in condizioni estremamente critiche.
Quindici membri dello staff, oggi hanno raggiunto il gruppo di Islamic Relief, ed è stato pianificato che tutte le squadre di soccorso da Gaza e dal nord della Striscia arriveranno domani, 19 Gennaio.


La vita a Gaza
Dentro Gaza il movimento ha iniziato lentamente a riprendere, e alcuni profughi sono potuti tornare a vedere cosa fosse rimasto delle loro case abbandonate, soprattutto a nord di Gaza. Nonostante che alcuni negozi abbiano iniziato a riaprire, vendendo cibo ed altri generi di prima necessità, rifornimenti essenziali come viveri, gas per cucinare, acqua e combustibile rimangono scarsamente reperibili.
L’accesso tra la regione nord ed il sud di Gaza resta alquanto difficile, ma rifornimenti medici e cibo riescono a valicare il confine ed entrare in Gaza attraverso i punti di passaggio di Rafah e Karim, in cui vige una situazione di calma e pace relative.


Sanità
Secondo il Ministero della Salute palestinese, le vittime dall’inizio del conflitto tra ilpersonale medico sarebbero 13, e 22 i feriti. Inoltre, 16 ambulanze e 16 attrezzature mediche sono state danneggiate da bombardamenti, direttamente o indirettamente, sin dal 27 Dicembre 2008.
Il 16 Gennaio, Max Gaylard, Coordinatore umanitario delle Nazioni Unite per i Territori Occupati palestinesi ha affermato che “la situazione degli ospedali, del personale medico e dei feriti a Gaza è allarmante e in fase di deterioramento”.
In seguito al cessate il fuoco, il numero delle nuove vittime negli ospedali ha iniziato lentamente a decrescere, ma l’emergenza rifornimenti medici è ancora critica e le esigenze degli ospedali non sono ancora state soddisfatte.
A causa del comprensibile focolaio per l’emergenza traumi, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) è preoccupata per il trattamento dei malati con patologie croniche, nonché per la salute pubblica a Gaza. Il controllo della qualità dell’acqua non è stato ancora effettuato, dal momento che il laboratorio centrale per la salute pubblica è chiuso dal 3 Gennaio scorso, essendo situato in un luogo troppo vicino agli scontri.
Ad oggi, 24 medici sono entrati a Gaza via Rafah per raggiungere gli ospedali.


Rifugiati
La stima del numero totale di rifugiati interni di Gaza non è disponibile, in quanto la maggior parte dei profughi è in ospedale, da parenti o amici. Il 15 Gennaio, l’UNRWA (United Nation Relief and Work Agency) ha aperto otto nuovi centri d’accoglienza per alloggiare i 5000 nuoviprofughi degli ultimi giorni.
Al momento, 49 rifugi d’emergenza ospitano oltre 45.00 persone, tra cui più di 25.000 bambini. I centri di accoglienza sono sovraffollati, poiché si ritiene che il numero di persone ospitate da ciascun rifugio sia più di 1000, contro i 500 posti originariamente stabiliti dall’UNRWA.


Acqua e misure sanitarie
All’incirca mezzo milione di palestinesi nella Striscia di Gaza non ha accesso all’acqua corrente; anche il CMWU, l’azienda di servizio per l’acqua a Gaza, non dispone più di riserve idriche.


Cibo
Per coloro che possono permettersi di acquistarli a prezzi maggiorati, alcuni generi alimentari sono tornati ad essere reperibili sul mercato locale.


Elettricità
Il servizio pubblico di fornitura elettrica ha iniziato a migliorare leggermente, ma la maggior parte delle abitazioni non ha ancora accesso alla corrente, a causa degli ingenti danni subiti dalla rete. Mentre alla popolazione di Gaza il Governo ha ridotto la fornitura dal 15 Gennaio, la popolazione nell’area centrale di Khan Younis fruisce di un servizio pressoché regolare.


Denaro e liquidità Rispetto a qualche giorno fa, vi sono meno impedimenti neitrasferimenti di denaro tra le banche di Gaza e quelle della Cisgiordania. Quest’oggi sono stati liquidati i salari e le indennità ai dipendenti amministrativi statali.

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