Crisi nella Striscia di Gaza

giovedì 1 gennaio 2009

Crisi umanitaria nella Striscia di Gaza: una famiglia palestinese sfollata a causa dei duri attacci militari israeliani

A GAZA SEMPRE PIU' BISOGNO

Situazione di sicurezza di IR PAL

Tutti gli aspetti di quotidiana sopravvivenza, o forse più precisamente 'esistenza', hanno assunto un’ancor più drammatica prospettiva da quando la prevista offensiva via terra israeliana è iniziata nella sera del 3 gennaio. Carri armati e veicoli corazzati si sono riversati nella Striscia di Gaza, aggiungendosi al pericolo e alla miseria causati dai continui bombardamenti dal cielo e dal mare dei giorni passati.

IRPAL continua a mantenere un avamposto di lavoro all'interno di Gaza City. (La scorsa settimana l'ufficio del personale e le attrezzature di base sono stati trasferiti dalla sede ufficiale nel Distretto di Al-Rimal, secondo il piano di sicurezza e di emergenza). Ciò ha consentito ad Islamic Relief Palestina (IRPAL) di lavorare e distribuire gli aiuti durante tutta la settimana di bombardamenti. Condurre le valutazioni sul fabbisogno, preparare le liste dei beneficiari, l'organizzazione e la consegna degli aiuti è stato estremamente pericoloso ma ancora IRPAL ha continuato nel suo impegno a servire il popolo di Gaza, mentre altre agenzie di aiuto a livello internazionale e locale avevano bloccato le loro operazioni, in parte o completamente .

Tuttavia, dopo l'attacco di terra, purtroppo, la situazione si è aggravata ulteriormente. IRPAL ha cercato di distribuire prodotti alimentari e non, nella zona di Khan Younis, ma le è stato impedito di raggiungere la regione, a causa della divisione della Striscia di Gaza in zone da parte delle forze israeliane.

A dispetto di questa battuta d'arresto, i membri del personale di IRPAL sono stati impegnati in interminabili telefonate, nel tentativo di stipulare altri accordi per la distribuzione di cibo e generi di prima necessità.

Palestina: la mappa della Striscia di Gaza

Attuale situazione umanitaria

Senza sorpresa, le Nazioni Unite hanno notificato il peggioramento della crisi umanitaria in Palestina e hanno dichiarato che il 25% dei 485 palestinesi uccisi nel corso degli ultimi otto giorni di operazioni militari israeliane sono civili, mentre secondo il Jerusalem Post, il numero delle vittime attualmente ammonterebbe a più di 500 .

Secondo la BBC, questo è considerato il peggiore attacco a Gaza dal 1967, in termini di numero di vittime e di ripercussioni negative sui palestinesi. A partire da Domenica 4 gennaio 2009 non vi è acqua corrente, gas per poter cucinare, energia elettrica e non c’è più speranza nella Striscia di Gaza.

Mentre il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha finora omesso di deliberare in materia di crisi, altri hanno espresso preoccupazione per la popolazione di Gaza. Il Commissario dell’Unione europea per lo Sviluppo e gli Aiuti umanitari, Louis Michel, ha dichiarato: "Un milione e mezzo di persone sono ammassate in una zona che è poco più dell’ uno per cento delle dimensioni del Belgio. Essi si basano su atti di solidarietà per la sopravvivenza e, con ogni giorno che passa, la loro situazione diventa più disperata”.
Infatti, prima dell’ offensiva di terra, alcuni camion che trasportavano gli aiuti umanitari, anche se del tutto insufficienti a soddisfare le esigenze della popolazione di Gaza, erano stati ammessi ai valichi di frontiera. Ma ora, è da una settimana che il carburante e i combustibili non entrano nei Territori, con gravi conseguenze per tutti, soprattutto per ospedali e cliniche.

Sanità
Gli ospedali della Striscia di Gaza sono a corto di aiuti e rifornimenti, anche come conseguenza del blocco al territorio che è iniziato 19 mesi fa, quindi non sono attrezzati per ricevere il grande numero delle vittime che ogni giorno accorrono per farsi medicare e salvare la vita. Le camere degli ospedali sono traboccanti di feriti e a corto di rifornimento di farmaci essenziali, mentre gli anestetici sono quasi tutti esauriti. Ospedali e cliniche non dispongono di personale sufficiente e in grado di far fronte al crescente numero di feriti, come riportato in una dichiarazione ufficiale del personale dell’Ospedale Al Shifa’, il più importante della Striscia di Gaza.

Le squadra di IRPAL, in coordinamento con il Ministero della Sanità palestinese e altre agenzie di soccorso umanitario, continuano a monitorare e valutare i bisogni urgenti negli ospedali e nei Centri di assistenza sanitaria primaria (PHC: primary health care centres). Finora, gli ospedali non sono in grado di trattare con il crescente numero di morti e feriti. Il 50% delle ambulanze sono inutilizzabili a causa della mancanza di pezzi di ricambio. “105 tipi di medicine non sono disponibili presso i depositi del Ministero, inoltre vi è ancora carenza di 225 tipi di prodotti monouso”, ha detto il Ministro della Sanità. Considerando le necessità mediche croniche risultanti dal precedente assedio (strumenti medici, attrezzature varie e medicine), ora queste necessità sono diventate ancora più urgenti e critiche.

Il rapporto di WHO mostra che, dei 27 ospedali di Gaza, 13 sono gestiti dal Ministero della Salute (per una capacità complessiva di circa 1.500 posti letto) e il resto da privati e da ONG (circa 500 posti letto). Dei 56 Centri di assistenza sanitaria primaria, 24 lavorano come centri adibiti al soccorso d’emergenza. La quantità di carburante disponibile presso la maggior parte degli ospedali sarà sufficiente da 1.5 a 14 giorni, con una media di 5 giorni.

Molti report riferiscono di operazioni chirurgiche eseguite senza alcuna anestesia, a causa della mancanza negli stock di qualunque farmaco anestetico; l’elettricità necessaria al funzionamento dei macchinari con cui si opera e si salvano vite umane non è più disponibile, così come manca il carburante per azionare i generatori di corrente.
Solo una minima parte degli aiuti umanitari medici entrati nella Striscia di Gaza è stata distribuita negli ospedali, a causa del pericolo rappresentato dai bombardamenti aerei.


Elettricità
Per molti giorni non c’è stata elettricità nella striscia di Gaza. Per intere settimane è stato vietato l’accesso del carburante per i generatori o benzina per il trasposto privato.

Acqua e fognature
I già limitati servizi di fognatura, che avevano continuato a funzionare nonostante i molti disagi, hanno smesso completamente di svolgere la propria funzione a causa delle continue incursioni aeree.

Disponibilità di beni
Con l’inizio delle offensive via terra, nessun container umanitario è potuto entrare nella Striscia di Gaza da sabato.

Strutture bancarie
Le banche a Gaza rimangono chiuse e gli sportelli dei prelievi non hanno più a disposizione soldi in contanti. Si aspetta che i trasferimenti monetari siano versati su conti correnti in Cisgiordania, per effettuare l’acquisto di ulteriori aiuti umanitari.

I media
Il direttore e lo staff di IRPAL sono apparsi sia su giornali che in televisione, inclusi i britannici BBC, BBC online, SKY TV, il Guardian ed il Times. Il sito web della BBC pubblica regolarmente il diario di un membro dello staff di IRPAL, così come si è più volte avvalso di collegamenti telefonici dove si focalizzava l’attenzione sugli aspetti umanitari dell’attuale situazione. Lo staff redazionale di IRPAL ha inoltre preparato un documentario di 20 minuti per mostrare le attività della stessa dall’inizio della crisi:http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/7802295.stm

Raccolta fondi
A causa delle drammatiche e urgenti necessità, l’appello di raccolta fondi a favore della Striscia di Gaza è stato aumentato a 10 milioni di dollari.
Islamic Relief è riuscita a soddisfare il primo obiettivo fissato nel primo giorno di questa operazione di emergenza.


Le attività di Islamic Relief


Dal primo giorno di bombardamenti aerei, IRPAL ha elargito agli ospedali provviste di rifornimenti medici inclusi kit essenziali composti da siringhe, guanti sterili chirurgici, tubi orali e bende mediche. IR ha anche provveduto a portare quattro camion carichi di cibo, per incontrare in parte le esigenze disperate dei pazienti e delle loro famiglie.


Più dettagliatamente, il lavoro condotto da negli ultimi otto giorni può essere così riassunto:


- Sei ore dopo il primo bombardamento aereo, IRPAL è riuscita a inviare cinque camion carichi di rifornimenti medici (per un valore di circa 126 mila dollari) agli ospedali che ne avevano bisogno

- IR-PAL ha provveduto a portare attrezzature e macchinari medici negli ospedali come: tamponi, garze, disinfettanti, aghi ipodermici, guanti chirurgici sterili di lattice, tubi orali tracheali così come bende mediche, gessi, e bende, di diverse misure e in varia quantità.

- Il team di IRPAL sta coordinando il proprio lavoro insieme ad altre organizzazioni internazionali ed agenzie delle Nazioni Unite a Gaza. I rappresentanti di WHO hanno informato IRPAL e altre agenzie d’assistenza che le autorità israeliane hanno dato il permesso a WHO di coordinare l’accesso a Gaza per gli aiuti a nome di tutte le agenzie di assistenza. Ciò significa che IRPAL è in grado di far arrivare fin dentro Gaza gli aiuti umanitari.

- IRPAL mantiene regolari contatti con fornitori fuori da Gaza e li coordina con WHO

- Il team di approvvigionamento di IRPAL ha esaminato la quantità di cibo disponibile nei mercati locali. A questo riguardo è stato fatto uno studio ed è stata avanzata una proposta

- IRPAL ha già fatto ordini di acquisto a diversi fornitori, per materiali medici, kit medici, cibo, articoli non alimentari, che saranno smistati e distribuiti presso i punti di distribuzione.

- IRPAL ha distribuito, nella sola giornata del 31 dicembre, 1000 coperte agli ospedali.

- IR supporta gli operatoti sanitari legati a alle Ong con urgente bisogno di attrezzature mediche monouso e farmaci. Nella Striscia di Gaza sono tre le principali associazioni di operatori medici: Palestinian Friends Benevolent Society (PFBS), Palestinian Medical Relief Society (PMRS), Union of Health Works Committees UHWC- Dar Assalam Hospital.

- IRPAL, su richiesta del Ministero della Salute, si è concentrata su tutti i servizi di supporto, come il rifornimento di cibo per i pazienti negli ospedali, e di coperte, oltremodo necessarie a causa delle temperature particolarmente rigide. Anche durante i bombardamenti, IRPAL ha distribuito presso gli Ospedali di Gaza quanto segue:

Articolo/Bene

Unità

Shefa'

Naser

Europeo

Nasr/ Pediatria

Najjar

Aqsa

Odwan

Beit Hanoun

Sultan

Durra

Totale

delivered to Alshefa hospital by IR

Riso

kg

4,650

1,700

1,500

700

200

600

300

200

200

250

10,300

5000

Olio vegetale

litri

850

320

104

120

56

96

72

40

40

48

1,746

810

Halawa

kg

1,650

800

220

250

120

240

110

90

90

100

3,670

400

Marmellata

kg

1,290

500

160

130

50

80

85

40

40

60

2,435

800

Fagioli tritati

kg

375

200

75

75

73

50

50

25

25

25

973

Fagioli

kg

375

200

75

75

73

50

50

25

25

25

973

1000

Hummus

kg

750

500

200

150

250

50

75

25

25

50

2,075

1000

Concentrato di pomodoro

latta

186

62

31

30

31

31

31

16

16

31

465

1000

Tahina

kg

330

176

60

44

21

16

18

18

18

15

716

Latte in polvere per bambini

latta

-

-

60

220

-

60

-

-

60

-

400

Articolo/Bene

Unità

Shefa'

Naser

Europeo

Nasr/ Pediatria

Najjar

Aqsa

Odwan

Beit Hanoun

Sultan

Durra

Totale

Carne in scatola

latta

1,500

1,000

800

400

300

300

400

350

300

250

5,600

Tonno in scatola

latta

1,500

1,000

800

400

300

300

400

350

300

250

5,600

Fagioli in scatola

latta

1,500

1,000

800

500

350

250

350

150

200

200

5,300

Piselli in scatola

latta

1,500

1,000

800

500

350

250

350

150

200

200

5,300

Curry

kg

8

5

5

5

5

5

5

2

2

2

42

Pepe

kg

8

5

3

5

3

3

3

3

3

3

35

Sale

kg

300

250

70

25

25

38

25

25

25

25

808

Latte in polvere

kg

324

90

50

80

11

32

33

11

11

12

654

Olive

kg

360

72

65

60

18

18

24

12

12

18

659

Zucchero

kg

1,950

450

250

250

100

175

150

50

50

100

3,525

kg

150

70

21

30

10

20

25

8

8

10

352

Lenticchie tritate

kg

100

50

50

25

25

25

25

25

25

25

375

Farina di frumento

kg

150

50

25

10

10

10

10

10

10

10

295

Pollo

kg

6,000

1,350

900

1,215

360

520

563

340

340

450

12,038

Carne surgelata

kg

4,000

620

400

400

170

310

200

140

140

120

6,500

Uova

confezione

700

125

158

92

36

40

40

33

33

33

1,290

Youghurt

confezione

10,000

1,680

2,090

1,620

420

810

675

360

360

675

18,690

Youghurt

kg

1,680

360

320

270

80

120

120

80

80

110

3,220

Formaggio

kg

5,000

650

350

350

100

170

170

90

90

150

7,120

Formaggio

latta

2,000

1,500

1,000

500

650

600

600

500

400

400

8,150

Formaggio

kg

1,500

1,000

800

400

600

500

500

400

300

300

6,300

Formaggini

confezione

4,000

3,500

3,000

2,000

2,500

2,500

2,000

1,800

1,500

1,500

24,300

Pesce surgelato

kg

500

300

250

200

180

180

180

180

180

180

2,330

Margarina

confezione

400

300

250

100

50

50

50

50

50

50

1,350

IR ha iniziato la distribuzione di 5.000 pacchi cibo aggiuntivi, che sarebbe dovuta avvenire già il 4 Gennaio, ma è stata poi sospesa a causa dell’attacco israeliano via terra.

Islamic Relief ha acquistato da fornitori in Cisgiordania i seguenti articoli medici, che saranno spediti a Gaza in coordinamento con l’Organizzazione Mondiale della Sanità:

No.

Articolo

Qtà.

Prezzo unitario in $

Prezzo totale in $

Luogo di consegna

1

Macchinario per anestesia

1

38,500.00

38,500.00

Ramallah

2

Defibrillatore

1

4,540.00

4,540.00

Gaza

1

5,010.00

5,010.00

Gaza

3

Kit per pronto soccorso

10

1,300.00

13,000.00

Gaza

4

Kit per anestesia

10

1,300.00

13,000.00

Gaza

5

Letto semi mobile

30

2,200.00

66,000.00

Ramallah

6

Misuratore di pulsazioni

3

1,300.00

3,900.00

Gaza

7

Macchinario per aspirazione

10

1,400.00

14,000.00

Gaza

8

Bombola ossigeno 40 L

10

550.00

5,500.00

Gaza

Bombola ossigeno 30 L

10

650.00

6,500.00

Gaza

Bombola ossigeno 3 L

10

250.00

2,500.00

Gaza

9

Armadi per riporre attrezzi chirurgici

40

480.00

19,200.00

Gaza

10

Monitor

2

9,768.50

19,537.00

Gaza

2

9,000.00

18,000.00

Ramallah

11

Apparecchio per elettrocardiogramma

3

2,100.00

6,300.00

Ramallah

3

1,600.00

4,800.00

Ramallah

12

Pompa ad infusione

4

1,100.00

4,400.00

Ramallah

4

1,400.00

5,600.00

Ramallah

13

Pompa a siringa

9

800.00

7,200.00

Ramallah

1

1,400.00

1,400.00

Ramallah

14

Materiale per ingessature

10

45.00

450.00

Ramallah

15

Set per laringoscopia

2

230.00

460.00

Ramallah

1

190.00

190.00

Ramallah

1

210.00

210.00

Ramallah

4

160.00

640.00

Ramallah

2

200.00

400.00

Ramallah

16

Tavolo operatorio

2

600.00

1,200.00

Ramallah

17

IV Stand

20

78.00

1,560.00

Ramallah

3

120.00

360.00

Ramallah

18

Apparecchio per raggi X

5

300.00

1,500.00

Ramallah

19

Sphygnomonoeter DESK TOP

5

70.00

350.00

Ramallah

20

Separées

5

500.00

2,500.00

Ramallah

21

Lampade mobili

2

600.00

1,200.00

Ramallah

TOTALE

269,907.00


Sintesi dei beni acquistati
- Pacchi alimentari per 5.000 famiglie: 250.000 Dollari Americani
- Cibo per gli ospedali: 90.000 Dollari
- Medicinali: 126.000 Dollari
- Coperte: 35.000 Dollari



Azioni future
IRPAL continuerà a fare del suo meglio, date le circostanze, per proseguire nel proprio lavoro e condurre le valutazioni delle esigenze della popolazione di Gaza, per coordinare i piani d'azione a livello locale con gli altri operatori umanitari, nonché per l'acquisto e l'organizzazione degli aiuti umanitari e la relativa distribuzione.



Attività specifiche, che incidono nel bilancio con i loro importi, includono:
- Attrezzature mediche: 270.000 Dollari , in uso
- Attrezzature mediche, monouso: 250.000 Dollari , in uso
- Medicinali per gli ospedali delle ONG: 50.000 Dollari , in uso
- Pacchi alimentari per 5.000 famiglie 250.000 Dollari , in uso
- Cibo per altri ospedali (diverse voci): 60.000 Dollari , in uso

Dona ora per aiutare i sofferenti di Gaza ...

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