EMERGENZA UMANITARIA A GAZA

lunedì 21 gennaio 2008

APPELLO URGENTE PER IL POPOLO PALESTINESE

Le forze militari israeliane negli ultimi 10 giorni hanno intensificato gli attacchi contro la Striscia di Gaza, uccidendo dozzine di civili palestinesi. Uno degli ultimi attacchi si è verificato il 18 gennaio scorso, quando una granata lanciata da un aereo israeliano si è abbattuta su un edificio governativo palestinese nelle cui vicinanze si stava svolgendo un banchetto nuziale, uccidendo una donna e ferendo diverse altre persone.


Gli aiuti umanitari di Islamic Relief per GazaLa situazione a Gaza negli ultimi 10 giorni

35 palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane nella Striscia di Gaza, tra cui 2 fratelli, un bambino ed un uomo anziano;

17 persone sono state uccise durante un raid israeliano nella zona orientale di Gaza;

108 sono i bambini, donne e anziani palestinesi rimasti feriti durante le incursioni;

le incursioni israeliane nei Territori Palestinesi sono state 3;

decine sono i campi coltivati rasi al suolo;

dall’inizio del 2008, le forze israeliane hanno arrestato 147 palestinesi nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania;

l’assedio israeliano dei Territori Palestinesi continua ad essere imposto con ogni genere di violenza, impedendo ogni tentativo di accesso per portare aiuti umanitari;

la Striscia di Gaza rimane completamente isolata dal mondo esterno e la crisi umanitaria si sta aggravando di giorno in giorno;

Israele ha impedito l’ingresso di carburante a Gaza.

Gli aiuti umanitari di Islamic Relief per GazaDall’inizio dell’assedio

in 6 mesi Gaza si è ritrovata con tutti i passaggi e i confini sbarrati;

la povertà è aumentata considerevolmente, e oggi tocca l’80% della popolazione palestinese;

sono oltre 70 i malati deceduti a causa della negazione da parte di Israele del permesso di oltrepassare il confine perricevere cure mediche fuori Gaza;

470 malati terminali di cancro hanno molte probabilità di non riuscire a sopravvivere;

97 sono i diversi medicinali di cui si stanno esaurendo le scorte;

107 sono i tipi di farmaci già esauriti;

160.000 persone hanno perso il lavoro;

370 milioni di dollari è il costo complessivo dei progetti di ricostruzione in divenire;

le perdite accusate dal settore industriale sono quantificabili in 120 milioni di dollari;

l’attività del 65% dei negozi e delle attività commerciali è diminuita sensibilmente, quando non esaurita;

rispetto al passato, in cui almeno 300 tir carichi di viveri potevano entrare in Gaza, oggi a nessuno di essi è più consentito l’accesso nella Striscia;

570.000 laboratori di falegnameria sono stati chiusi;

la perdita economica del settore della lavorazione del legno ammonta a 58 milioni di dollari;

il 100% delle industrie tessili ha cessato ogni attività;

67.000 sono gli operai rimasti disoccupati.

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