Crisi nella Striscia di Gaza
martedì 24 febbraio 2009
Qui sono numerosissime le famiglie che hanno perduto la casa sotto i bombardamenti e tuttora non possiedono un tetto sotto cui riparare. Oltre alle costruzioni, anche altri settori dell’economia palestinese stanno arrancando tra mille difficoltà. Un bambino nel campo profughi di Zaytoun, davanti alla tenda che la famiglia usa come riparo dopo che la loro casa è stata ridotta in macerie. Ancora scarseggiano le scorte di medicinali essenziali e il ricambio di strumenti e apparecchi medico-sanitari. Molti farmaci non hanno autorizzazione ad entrare in Gaza, anche se vengono acquistati in Cisgiordania tramite donazioni internazionali. Purtroppo, non è al momento disponibile una lista che indichi espressamente i farmaci “vietati” , e così accade che molti di questi vengano donati e non possano essere consegnati, oppure accade sovente che vi sia un eccesso di taluni tipi di farmaci e assoluta carenza di altri. Tra i dispositivi medici, quelli ortopedici incontrano particolari difficoltà nell’accesso alla Striscia. La popolazione di Gaza continua a soffrire la fame; le scorte degli alimenti di base scarseggiano ancora sui mercati e l’80% della popolazione continua a dipendere, per il sostentamento quotidiano, dagli aiuti umanitari. . Tra il 9 e il 15 Febbraio, 505 tir - di cui 252 inviati da ONG internazionali - hanno avuto accesso alla Striscia attraverso Kerem Shalom. 132 camion trasportavano granaglie e carburante per quasi due milioni di litri, e sono entrati per Nahal Oz. Tra l’8 e il 14 Febbraio, il 35% dei beni introdotti a Gaza come aiuti umanitari erano generi alimentari. Ancora non sono arrivati materiali da costruzione, tubi, cavi elettrici, pezzi di ricambio, materiale per l’istruzione o l’allevamento, di cui vi è urgente necessità e per cui si attende autorizzazione all’ingresso nella Striscia. Tra le principali necessità vi è quella di aprire e tenere aperti i valichi, in modo da consentire un flusso costante di aiuti umanitari di cui Gaza ha tanto bisogno. Tra i beni maggiormente attesi vi sono: pezzi di ricambio e carburante per i generatori di ospedali; occorrente per la bonifica delle acque e della rete fognaria;cemento, sabbia e materiali da costruzione per ricostruire case, scuole, ospedali ed altri edifici distrutti. 18 Febbraio 2009 Distribuzione di razioni di cibo, kit per l’igiene personale, utensili da cucina, coperte di lana a 586 famiglie di Rafah; Distribuzione dei medesimi articoli a 256 famiglie del nord della Striscia di Gaza; Prosecuzione del programma di supporto psicologico per bambini. 17 Febbraio 2009 Distribuzione di razioni di cibo, kit per l’igiene personale, utensili da cucina, coperte di lana a 452 famiglie di Rafah; Prosecuzione del programma di supporto psicologico per bambini, con ampliamento del numero di attività e sessioni. 16 Febbraio 2009 Distribuzione di razioni di cibo, kit per l’igiene personale, utensili da cucina, coperte di lana a 564 famiglie di Khan Younis; Proseguono gli interventi a favore dei bambini bisognosi di assistenza psicologica. Molti di essi vivevano rifugiati nelle scuole che sono poi state abbattute. Un team di psicologi e psichiatri sta individuando i disagi ricorrenti e le loro cause, per poi impostare adeguate terapie riabilitative. Tra esse sessioni di narrativa, disegno, recitazione, giochi ricreativi ed educativi che diano occasione ai bambini di elaborare il trauma post conflitto. Ciascun gruppo di bambini è seguito per sei sessioni, con una sessione finale aperta a tutti. Sono inoltre previsti incontri pubblici aventi per tema il disagio sociale e psicologico dei bambini. Sono molti i bambini per cui si è riscontrata la necessità di svolgere sessioni più numerose di quelle previste, affinché si potesse notare in essi qualche segnale di miglioramento. 15 Febbraio 2009 Distribuzione di razioni di cibo, kit per l’igiene personale, utensili da cucina, coperte di lana a 689 famiglie di Khan Younis; Distribuzione dei medesimi articoli a 726 famiglie di Gaza City; Completata la distribuzione di confezioni di latte liofilizzato e bevande al elevato contenuto energetico nelle scuole. Si tratta di edifici scolastici pubblici e privati, che ospitano bambini di famiglie rifugiate e non, sia musulmani che cristiani. Nella prima sessione i bambini beneficianti sono stati 5.000, nella seconda 6.580. Questo progetto è realizzato con la collaborazione e il sostegno del Ministero della Salute. 14 Febbraio 2009 Avvio del programma di supporto psicologico per bambini in 50 istituti scolastici della Striscia di Gaza. Il programma è realizzato con il supporto e la collaborazione dell’Associazione Al Wedad per la Riabilitazione, e del Ministero dell’Istruzione. 12 Febbraio 2009 Distribuzione di razioni di cibo, kit per l’igiene personale, utensili da cucina, coperte di lana a 425 famiglie di Jabalia; Avvio del programma di supporto psicologico per bambini in 50 istituti scolastici della Striscia di Gaza. Distribuzione di giocattoli tra i bambini. Distribuzione di apparecchi acustici per 100 bambini sordi; grazie a questo progetto, molti bambini hanno finalmente acquistato l’udito. 11 Febbraio 2009 Avvio del progetto per la rimozione delle macerie dalla Striscia di Gaza. Distribuzione di 270 razioni di cibo, kit per l’igiene, utensili da cucina e coperte di lana a famiglie bisognose. Consegna di 30 bombole ad ossigeno (di differenti capacità) presso I magazzini del Ministero della Sanità, che le consegnerà agli ospedali che ne hanno fatto richiesta. Meeting tra l’Associazione AIDA e Islamic Relief Palestina per una sessione di aggiornamento sull’andamento delle operazioni umanitarie e sull’impostazione della prosecuzione dei programmi. Fonti: OCHA, IRPAL, GANSO, Aida. Rimozione delle macerie. Distribuzione delle bombole ad ossigeno agli ospedali. Distribuzione di latte in polvere nelle scuole Distribuzione di aiuti umanitari Counselling psicologico. Sessione di narrativa.La Striscia di Gaza dopo la cessazione delle ostilità è da considerarsi zona disastrata, specie nelle zone più colpite, quali Jabalia e Atatra nel nord e Khuza nel sud, senza dimenticare Zaytoun.
Sanità
La situazione nel settore sanitario rimane pressoché immutata rispetto all’ultimo aggiornamento.
Cibo
Valichi
Kerem Shalom è attualmente aperto e consente il passaggio di numerosi camion che trasportano aiuti umanitari (cibo, farmaci, altri beni di prima necessità). Una media di 84 tir al giorno transita da qui ogni giorno diretto a Gaza.
Attualmente, i valichi di Rafah, Nahal Oz e Sofa sono chiusi.
Necessità primarie
Interventi recenti di Islamic Relief
Distribuzione dei medesimi articoli a 850 famiglie del nord della Striscia di Gaza;
Distribuzione di razioni di cibo, kit per l’igiene personale, utensili da cucina, coperte di lana ad oltre 1.300 famiglie di Gaza City e dintorni.Incontri
IR ha incontrato un rappresentante del Forum INGO delle Nazioni Unite.Fotografie
(pacchi cibo e generi di prima necessità).
0 commenti:
Posta un commento